Marilyn diva frivola e capricciosa? Così l’abbiamo conosciuta. Un’icona sinuosa e sensuale che faceva cadere tutti gli uomini ai suoi piedi. Ma anche ragazza malinconica e riflessiva che nascondeva i pensieri intimi di una donna e prima ancora di un’adolescente “qualunque” che all’improvviso raggiunse il successo planetario.
Un libro racconta il lato più intimo e segreto della diva del cinema e ne svela il lato intellettuale. “Frammenti”, questo il titolo dell’inedito diario, raccoglie una serie di poesie e commenti della “vera” Marilyn. Pubblicato da Straus and Giroux, uscirà ad ottobre ed è stato realizzato grazie ai documenti raccolti da Anna Strasberg, vedova dell’amico e insegnante di recitazione di Marilyn.
La maggior parte delle note, scritte tra il 1951 e il 1962, riportano i pensieri frivoli da teenager e le riflessioni sulla vita da donna sposata e in carriera. Ne emerge una Marilyn dai mille volti, impegnata sul lavoro, ma spesso provata da una vita pubblica “ingombrante” che nascondeva la vera se stessa. Gli scritti vanno dal 1943, quando la Monroe era ancora una ragazzina, fino al 1962, quando il suo corpo senza vita fu ritrovato in una lussuosa villa di Los Angeles. «Il libro evidenzia la sensibilità di Marilyn, mettendo in risalto l’aspetto più profondo della sua anima», dice l’editore Courtney Hodell.
Spente le luci brillanti del mondo di Hollywood, la diva si mostra in tutta la sua fragilità. Il diario, infatti, trascina i lettori nei labirinti in cui l’attrice si perdeva quotidianamente, scoprendo particolari del suo privato: dalla storia con il suo terzo marito Arthur Miller alle altre relazione amorose, dal lavoro con Samuel Beckett al set dei suoi film più famosi.
«C’è sempre una nota malinconica nei suoi scritti. Alcuni dei suoi appunti sono davvero di una bellezza rara» dice Bernard Commen di Editions du Seuil, editore francese del libro. Delicata, introspettiva, fragile e spesso frustrata da quel ruolo “sexy” che le era stato cucito addosso: la Marilyn che emerge dai suoi stessi racconti, descrive in modo delicato una “principessa di cristallo”, che si è spenta a soli 36 anni.
Il libro segue un rigoroso ordine cronologico e accompagna le parole ad una serie di immagini. «Questi scritti- spiega l’editore francese al Telegraph – ci aiutano a comprendere meglio il suo carattere. È evidente la sua volontà di scrivere, il desiderio di riportare i sentimenti provati in determinate situazioni». “Frammenti” è solo l’ultimo dei “Monroe-abilia” riportati alla luce nell’ultimo periodo. Solo il mese scorso una casa d’asta californiana, specializzata in cimeli di celebrità, ha messo in vendita la radiografia del torace della diva, il divanetto dell’analista dell’attrice e la sedia usata per l’ultimo servizio fotografico di Life prima della morte. A febbraio, invece, il fotografo Len Steckler ha svelato alcune fotografie inedite della Monroe, di cui ora si apprezza la bellezza acqua e sapone senza i “trucchi del cinema”.