NEW DELHI – La squadra investigativa speciale (Sit) del Kerala che sta raccogliendo le prove nel processo per la morte di due pescatori indiani in cui sono implicati i maro’ Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ”sospetta che una delle armi utilizzate dai militari debba ancora essere sequestrata”. Lo scrive oggi The Times of India. In un articolo che appare in prima pagina dell’edizione del Kerala, si citano ”autorevoli fonti” secondo cui ”l’arma usata da uno dei maro’ non e’ fra le sette sequestrate a bordo della nave”.
Lo sviluppo, che in parte spiegherebbe il forte ritardo nella pubblicazione dei risultati della perizia balistica realizzata dalla polizia scientifica di Trivandrum, e’ legato alle insistenti notizie riguardanti una discrepanza emersa durante i test delle armi sequestrate sulla petroliera ed i proiettili recuperati nei cadaveri dei pescatori uccisi. Le fonti hanno detto al giornale che una delle armi utilizzate nell’incidente non e’ fra quelle prelevate sulla Enrica Lexie e che ”qualche altra arma e’ stata utilizzata da uno dei maro’ per sparare contro il peschereccio St. Antony”.
Il quotidiano aggiunge che ”le prove realizzate possono aver mostrato l’inconciliabilita’ fra le armi a disposizione ed i segni sui proiettili e le incamiciature” recuperate. Le fonti hanno sottolineato che i segni su un proiettile sparato da una particolare arma sono unici ”come le impronte digitali di ogni singola persona”. Questa situazione, si dice ancora, ha spinto il Sit a ripetere l’interrogatorio dei testimoni, compresi gli altri quattro maro’ che sono a bordo della petroliera.
E’ stato per questo scopo che venerdi’ scorso una commissione di ufficiali di polizia e’ salita a bordo della Enrica Lexie per interrogare, in presenza del console generale Giampaolo Cutillo e con l’ausilio di un questionario di 15 domande, Antonio Fontana, Alessandro Conte, Renato Boglino e Massimo Andronico. In particolare, conclude il giornale, le fonti hanno sostenuto che ai quattro maro’ sono stati chiesti particolari riguardanti le matricole e la descrizione delle armi che avevano a disposizione.
