NOUAKCHOTT – Due uomini considerati i presunti rapitori della cooperante italiana, Rossella Urru, e di altri due colleghi spagnoli, presi in ostaggio in Algeria ad ottobre, sono stati arrestati oggi a Nouadhibou, nel nord-ovest della Mauritania. Lo ha detto una fonte della polizia.
”I due sono stati presi nel loro hotel, nel centro di Nouadhibou”, grazie ”ad un’operazione della polizia condotta con successo”, ha detto la fonte che ha voluto mantenere l’anonimato e che non aveva notizie immediate sulla sorte degli ostaggi.
I tre cooperanti erano stati rapiti lo scorso ottobre in un campo di profughi Saharawi, nel sud dell’Algeria. Rossella Urru, 30 anni, sarda, studiosa del mondo arabo, era l’unica italiana presente nel campo profughi, dove lavora da due anni per il Comitato Italiano Sviluppo dei Popoli (CISP). Assieme a lei sono stati rapiti la cooperante Ainhoa Fernandez de Rincon, dell’Associazione amici del popolo Saharaoui e Enric Gonyalons dell’organizzazione spagnola Mundobat.
Secondo quanto riferito dalla fonte della polizia mauritana, uno dei due uomini arrestati oggi e’ “il principale autore del rapimento, Maminna Alaaguir Ahmed Baba, nato nel 1982, che ha attaccato direttamente il campo” nei pressi di Tinduf e ha proceduto per prelevare i tre cooperanti. Il secondo uomo, Hamady Aghdafna Ahmed Baba, nato nel 1979, gli ha dato “un grande aiuto durante il rapimento”, ha detto la fonte della polizia, che non era in grado di indicare se i due individui avevano legami di parentela. A fine ottobre, otto persone erano state arrestate in Algeria perche’ coinvolte nel rapimento.