Messico, due dipendenti del consolato Usa uccisi dai narcotrafficanti

Due dipendenti del consolato americano sono stati uccisi in Messico. Un gruppo di sicari del cartello di Ciudad Juarez hanno ucciso un’impiegata dal consolato Usa e suo marito, entrambi di nazionalità americana.

Qualche minuto prima di quell’omicidio, anche il marito di un’altra funzionaria dello stesso consolato è stata ucciso da un commando narco, agguato nel quale sono rimasti feriti i suoi due figli. Il presidente Barack Obama si è affrettato ad emettere un comunicato condannando le uccisioni e porgendo le proprie condoglianze alle famiglie.

Secondo un comunicato della missione congiunta di soldati e della polizia messicana che gestiscono la sigurezza a Ciudad Juarez, i sicari formano parte di un gruppo controllato dal cartello narco di Juarez. L’impiegata del consolato e suo marito sono stati crivellati dentro la loro auto lo scorso sabato pomeriggio non lontano dal ponte internazionale “Santa Fè” tra Ciudad Juarez e El Paso, nel Texas.

Il secondo fine settimana di marzo è stato particolarmente violento in Messico: ci sono stati decine di morti tra Ciudad Juarez e Acapulco, nella guerra scatenata tra i cartelli del narcotraffico messicano. Dopo i 13 morti di sabato 13 ad Acapulco, tra i quali cinque agenti di polizia, il 15 sono morte 10 persone ad Acapulco e altre 11 a Ciudad Juarez.

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