Una Ong messicana ha annunciato l’intenzione di denunciare il Premio Nobel per la letteratura Gabriel Garcia Marquez per apologia della prostituzione infantile. La denuncia, in realtà, riguarda l’adattamento cinematografico messicano di “Memoria delle mie puttane tristi”, uno dei più celebri romanzi di Garcia Marquez.
In Messico, ha spiegato all’Afp Terez Ulloa, direttrice della Coalizione regionale contro il traffico di donne e bambine in America latina e ai Caraibi , «esiste il reato di apologia di un delitto. In questo caso, il film farebbe apologia della prostituzione infantile, della corruzione dei minori e di stupro di una ragazza di 14 anni».
Secondo l’organizzazione, il film «banalizza il fenomeno e mette a rischio tutti i bambini poveri, femmine o maschi, della nostra America latina o dei Caraibi».
Il romanzo dello scrittore colombiano, che da tempo vive in Messico, racconta la vita di un uomo di 90 anni che decide di offrirsi una notte di sesso con una adolescente di 14 anni.
Obiettivo della Ong, spiega Terez Ulloa, era di impedire che si girasse il film, perchè «amplifica il messaggio» del romanzo.
La denuncia riguarda anche le due società messicane che coproducono la pellicola e il governatore dello Stato messicano di Puebla, nel centro del Paese, dove deve essere girato il film tra ottobre e novembre.
L’associazione scriverà anche alle ambasciate di Danimarca e Spagna, i cui governi contribuiranno con otto milioni di dollari al budget, secondo l’amministrazione di Puebla.
