Michelle Obama sceglie il rosso per la cena di Stato con il presidente Hu Jintao. Capelli raccolti e orecchini pendenti, la First Lady americana indossa un abito di seta e organza di ispirazione orientale di Alexander McQueen in onore del leader cinese: il colore, che sembra non essere stato scelto casualmente, è il rosso arancio, striato con petali neri stampati.
Non è la prima volta che Michelle indossa il rosso e nero: lo aveva già fatto nella notte in cui Barack Obama è stato eletto presidente. L’abito, disegnato da Sarah Burton per Alexander McQueen, richiama – secondo alcuni osservatori – l’opulenza delle cene di stato dell’era Reagan. Disegnato per la collezione resort 2011 di McQueen, l’abito originale prevede maniche corte ma è stato rivisto e adattato per Michelle, che ha preferito McQueen alla stilista Vera Wang, che vanta legami familiari con la Cina e produce negli Stati Uniti.
Wang era presente alla cena, così come la celebre direttrice di Vogue America, Anna Wintour, che per l’occasione ha rinunciato agli occhiali neri e ha scelto un abito bianco Chanel. Obiettivo della Wintour: chiedere al premier cinese se investirà nella moda del suo paese. Assenti, invece, altri stilisti associati alla First Lady quali Jason Wu e Thakoon Panichgul.
”E’ stata una cena divertente, che si è protratta fino a tardi” ha commentato Michelle, che poche ore dopo è subito tornata a cavalcare il suo cavallo di battaglia, la lotta all’obesità, apparendo con il suo nuovo potente alleato Wal-Mart, il colosso della distribuzione statunitense, nel lancio di ‘Nutrition Charter’, un’iniziativa che ”può trasformare il mercato e aiutare le famiglie americane a mettere cibo più salutare e meno costoso sulle tavole”.
L’iniziativa prevede un taglio da parte di Wal-Mart del 25% dei contenuti di sodio nei suoi prodotti e del 10% di quello di zucchero, oltre a togliere gli oli parzialmente idrogenati e i grassi transgenici da tutti i suoi prodotti. E sempre contro l’obesità, Wal-Mart prevede di ridurre i prezzi di frutta e verdura, consentendo ai consumatori di risparmiare fino a 1 miliardo di dollari l’anno.