Michelle Rodriguez: “Dopo la morte di Paul Walker mi drogai”

Michelle Rodriguez

LOS ANGELES – Paul Walker è morto ormai da tre anni ma l’attrice, amica e compagna di set, Michelle Rodriguez solo ora sta metabolizzando la cosa. Per tre anni ha sofferto, finendo anche per provare droghe. Lo dice lei stessa in un’intervista:

“Quando ho perso Paul, – ha ammesso l’attrice – per almeno un anno mi sono comportata da animale. Mi chiedevo cosa potessi fare, fisicamente, per sopprimere certi pensieri della mia mente, per non pensare a quanto la vita sia passeggera e a come ciascuno di noi possa scomparire in qualsiasi momento. Ho fatto tutto quello che potevo fare per nascondermi da me stessa”. “Ve lo confesso, ho provato di tutto per scappare da me stessa, ma il trip in cui mi ha gettato l’Ayahuasca (una bevanda allucinogena utilizzata dai popoli amazzonici e andini n.d.r.), mi ha reso molto triste. O meglio, non parlo di una tristezza vera e propria, bensì di gelosia. Sì, ero gelosa di Paul, perché se n’era andato prima di me”.

La morte di Paul Walker, attore protagonista della saga “Fast and Furious”, e del suo amico Roger Rodas, non è stata causata da problemi alla Porsche Carrera GT guidata dal suo amico nel 2013. Lo ha stabilito il giudice distrettuale Philip Gutierrez, respingendo la richiesta della vedova dell’amico di Walker, Kristine Rodas. Secondo il magistrato “il ricorrente (la vedova) non ha fornito alcuna prova utile a dimostrare che la morte di Rodas sia il risultato di errori” commessi da Porsche. Lo schianto della vettura contro un albero ed un lampione su una strada di Santa Clarita, sobborgo a nord di Los Angeles, è stato causato dall’alta velocità cui Rodas stava guidando l’auto di cui ha perso il controllo. Kristine Rodas sosteneva che la Porsche aveva problemi alle sospensioni e deboli protezioni laterali e che queste hanno causato l’esplosione del serbatoio del carburante in una palla di fuoco. Il giudice Gutierrez ha respinto questa teoria perché dall’autopsia è emerso che Rodas è morto per le letali ferite riportate nell’impatto e non per le fiamme. Porsche deve ora affrontare altre due cause portate avanti dai familiari dell’attore Paul Walker.

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Elisa D'Alto