
(foto d'archivio Ansa)
A turno hanno stuprato una donna poi l’ultimo le ha sparato alla testa mentre la stava violentando. Dopo hanno mutilato il corpo e hanno lanciato in aria le varie parti tagliate. Altri invece tenevano la testa di un’altra vittima “come trofeo”. Questo รจ il racconto di una donna che, insieme ad un’altra, รจ riuscita a sopravvivere nascondendosi durante l’assalto di Hamas in diversi kibbutz lo scorso 7 ottobre.
“Miliziani Hamas hanno violentato una donna, poi le hanno sparato e hanno mutilato il corpo”. Le indagini
A riportare la testimonianza รจ un articolo di Davide Frattini per il Corriere della Sera. A tentare di ricostruire quelle drammatiche ore รจ in questi giorni la polizia criminale israeliana. Reparto che nel tempo ha seguito diverse indagini, tra cui quella che ha portato alla condanna di un primo ministro come Ehud Olmert e quelle relative al processo ancora in corso per corruzione del premier Benjamin Netanyahu.
Il racconto di questa donna รจ la prima testimonianza diretta di una violenza sessuale durante l’assalto. In queste ore la polizia criminale sta analizzando oltre 50mila video riprese dalle cosiddette body cam che i miliziani di Hamas hanno usato per riprendersi durante l’attacco.
“ร difficileย scrive Davide Frattini – associare i singoli arrestati ai crimini commessi, lโipotesi del procuratore รจ di cercare la condanna per omicidio, stupro o abusi se lโuomo si trovava nella zona dove sono stati commessi, di fatto tutte le aree invase a sud del Paese. In alcuni casi il riconoscimento biometrico ha permesso di individuare gli autori di reati specifici: un capo della Nukhba, i commando di Hamas, avrebbe ucciso 14 soldati, si รจ filmato mentre abusa il cadavere di un militare ed รจ responsabile anche di aver ammazzato i civili in un kibbutz vicino”.
