Miss Mondo: Elisa da Verona esclusa perché mamma, un referendum la riammetterà?

Un referendum via web tra 112 paesi deciderà se Elisa Marangon, la reginetta veronese che a ottobre era sta­ta squalificata dai vertici in­ternazionali di Miss Mondo perché madre di un bimbo di 4 anni, potrà concorrere o no al concorso internazionale che sceglie ogni anno la ragazza più bella del pianeta.

Lo ha deciso la direttrice planetaria del celebre concor­so, Julia Morley, al termine del plenum che si è svolto a Johannesburg, dove sabato scorso, 12 dicembre, si è disputata la finale 2009 che ha visto Miss Gibilterra, Kaia­ne Aldorino, aggiudicarsi la corona di più bella del piane­ta.

Nel settembre scorso Elisa era stata eletta Miss Verona, un titolo che le avrebbe dovuto spalan­care le porte alle selezioni 2010 di Miss World. Il caso era scoppiato nelle settimane successive, quando era arriva­ta la squalifica, perché il rego­lamento vieta la partecipazio­ne alle donne che hanno un figlio. E la ragazza di Va­go di Lavagno è una ragaz­za-madre.

Elisa sembrava de­stinata a dover rinunciare al concorso e invece, inaspetta­tamente, al suo fianco si era schierato Antonio Marzano, direttore della sezione italia­na di Miss Mondo. «Il corag­gio e la determinazione di questa ragazza mi hanno mol­to colpito perché sono le ca­ratteristiche più importanti che deve avere una miss», aveva detto Marzano.

La Morley ha comunque ri­badito ai presenti la sua con­trarietà alla modifica del rego­lamento: «Miss World sarà la portavoce del concorso in tut­to il mondo – ha spiegato – e il suo anno in carica sarà pie­no di impegni che la porteran­no a viaggiare da un continen­te all’altro per periodi anche molto lunghi. Se dovesse ve­nire eletta una mamma e que­sta trascurasse il figlioletto, il concorso verrà criticato per la scarsa attenzione nei con­fronti di quelli che sono i bi­sogni di un bambino».

Ma la direttrice ha anche deciso di affidare l’ultima de­cisione a ciascuno dei 112 Pa­esi che partecipano a Miss World. Una sorta di referen­dum che definirà le sorti di Elisa e di tutte le altre mam­me che, in futuro, sogneran­no la fascia di più bella del pianeta. «I direttori nazionali – spie­ga Marzano – hanno quindici giorni di tempo per comuni­care a Londra la loro posizio­ne. Se, come spero, la maggio­ranza sarà favorevole, il rego­lamento verrà cambiato e la miss veronese potrà concorre­re».

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