Consigli su come ammazzare il prossimo? Basta leggere il secondo numero della rivista dei qaedisti: Inspire. Articoli ricci e particolareggiati con piani e tattiche per uccidere il nemico, anche se si è soli. La rivista online in inglese è redatta da militanti yemeniti di Al Qaeda.
Questa volta, il pezzo più interessante è quello legato alle azioni individuali da condurre nei Paesi nemici. L’autore, Yahyia Ibrahim, suggerisce ai mujahedin che vivono in Occidente di lanciarsi con una vettura su un marciapiede affollato o contro i tavolini di un ristorante a Washington e in altre città. Tattica semplice che è già stata usata in passato da militanti di Hamas a Gerusalemme.
Un piano che dove essere messo in opera con un veicolo 4×4, perfetto se si sistemano dei taglienti sui paraurti. Ma Ibrahim avverte: questa è una “missione sacrificale”. In poche parole è un attacco suicida. Su Inspire inoltre anche l’appello ai mujahedin a non recarsi per forza in Pakistan: “Agite in Occidente, per uccidere il serpente colpite alla testa”.
Dietro la rivista c’è Samir Khan, un saudita cresciuto nel Queens (New York) e poi tornato un anno fa nello Yemen per unirsi al gruppo dell’imam Al Awlaki, uno yemenita nato in New Messico e ispiratore di recenti attacchi. Tutte operazioni condotte da militanti che vivevano già in Occidente: dall’autore della strage di Fort Hood all’attentatore con le mutande bomba.