L’esercito ha abbattuto una decine di case costruite senza il permesso delle autorità israeliane. Le strutture edilizie abusive si trovavano in diversi insediamenti ebraici in Cisgiordania.
Alcuni coloni hanno protestato in maniera violenta, barricandosi dentro le abitazioni e hanno dato fuoco a copertoni di automobili.
Due di loro sono stati arrestati. L’ intervento dell’ esercito è in armonia con la decisione del premier Benyamin Netanyahu che l’anno scorso ha annunciato il temporaneo congelamento per dieci mesi di progetti di edilizia ebraica negli insediamenti cisgiordani.