“Aiuto….ci stanno abbordando”. Poi il silenzio e nessuna possibilità di contatto. Così da Freedom Flotilla Italia si ricostruiscono gli ultimi contatti con gli italiani a bordo di una delle navi della flottiglia attaccata nella notte tra il 30 e il 31 maggio dalla marina militare israeliana.
“Da quell’ultima telefonata non siamo più riusciti ad avere nessun contatto con loro”, spiega Giovanna Nigi, che segue l’ufficio stampa di Freedom Flotilla Italia ricostruendo le ultime comunicazioni con gli attivisti che hanno partecipato alla missione. Ieri sera – racconta la Nigi – “li abbiamo sentiti. Ci hanno detto che li stavano raggiungendo navi israeliane che hanno chiesto informazioni: chi erano e dove fosse diretta la flottiglia, intimandogli di tornare indietro”.
Intimidazione alla quale hanno “deciso di non rispondere. Convinti – prosegue la portavoce di Freedom Flotilla Italia – che, come già successo in passato, a quella prima richiesta di invertire la rotta ne sarebbero seguite altre. Invece la comunicazione successiva è stata la richiesta di aiuto”. “Ci stanno abbordando”, hanno riferito nell’ultima telefonata.
“Poi più nulla: i telefonini, che già nelle ore precedenti erano stati più volte oscurati, non hanno dato più segnali”, prosegue la Nigi, spiegando che da quel momento nessuno è riuscito ad avere più contatti con gli italiani a bordo delle navi della flottiglia.