Violenti combattimenti stamani nella parte sud di Mogadiscio: ci sono alcune vittime, almeno cinque, ma il bilancio potrebbe aggravarsi. Lo rende noto il sito Mareeg, e lo confermano fonti somale a Nairobi. Secondo una prima ricostruzione, truppe degli Shabaab (gli integralisti islamici ritenuti il braccio armato di al Qaida) hanno attaccato una delle basi dei peacekeeping panafricani (Amisom), quella che si trova a Makka al Makarama, importante strada strategica che collega il palazzo presidenziale all’aeroporto, a sud della capitale.
C’è stato un violento scambio di colpi d’artiglieria pesante, e secondi alcune testimonianze non ancora confermate, mezzi corazzati dell’Amison si starebbero schierando. Lo scorso 22 ottobre una trentina di civili erano rimasti uccisi ed almeno 70 feriti nel corso di un’analoga battaglia a colpi d’artiglieria pesante. Anche in quel caso l’attacco era stato lanciato dagli Shabaab che avevano sparato contro l’aeroporto, da dove stava decollando un aereo con a bordo il presidente somalo Sheikh Sharif Ahmed, partito poi senza danni.
Durissima la reazione dei peacekeeper, il cui quartier generale si trova proprio nell’aeroporto: colpi di mortaio piovvero su zone gremite di civili, causando la strage. Shabaab ne accusò Amisom, che smentì.
