NEW YORK – Un ragazzino di 15 anni è entrato in coma diabetico e i genitori invece di chiamare aiuto hanno pregato per lui. Così è morto Alexandru e ora i genitori Emil Radita, 59 anni, e Rodica Radita, 53 anni, sono stati condannati a 25 anni di carcere con l’accusa di omicidio e senza possibilità di richiedere la libertà condizionale.
Il povero Alexandru aveva 15 anni, soffriva di diabete e pesava appena 16 chilogrammi. I genitori lo hanno lasciato morire così, negandogli il cibo e scatenandogli una grave crisi glicemica che lo ha portato al coma e lo ha ucciso. La situazione della famiglia non era facile e il ragazzino era stato in affido per un anno ai servizi sociali, dopo che la sua famiglia era stata denunciata per le condizioni precarie in cui viveva.
Per i genitori del ragazzino il diabete non era una malattia. I coniugi Radita non accettavano che il figlio avesse il diabete e così non lo curavano. Proprio per questo era stato affidato ai servizi sociali, ma dopo essere tornato in famiglia la situazione è rimasta la stessa e Alexandru si è spento giorno dopo giorno. La coppia continuava a pregare per lui, pensando che questo fosse sufficiente.
Quando Alexandru è entrato in coma, piuttosto che chiamare un’ambulanza, i genitori hanno iniziato a pregare. Due ore di preghiera in quel giorno del 2013, scrive il sito Metro, mentre il figlio moriva lentamente. I genitori sono stati arrestati con l’accusa di omicidio e ora sono stati condannati a 25 anni di carcere.