I sistemi di sicurezza della Nato sono ”già attaccati un centinaio di volte al giorno” e la difesa contro i cyber attacchi e’ la nuova sfida dell’Alleanza atlantica. Lo ha detto il segretario della Nato Anders Fogh Rasmussen, in un discorso sul ”nuovo concetto strategico” dell’organizzazione, pronunciato oggi a Bruxelles.
”Oggi la difesa dei nostri territori e dei nostri cittadini non comincia e non finisce ai confini. Puo’ cominciare a Kandahar. Puo’ cominciare nello cyberspazio. E la Nato deve essere in grado di difendersi in tutto questo spettro”, ha detto Rasmussen. ”Cio’ significa cyber difesa”, ha precisato il capo dell’Alleanza atlantica.
”La Nato deve essere in grado di difendere se stessa contro i cyber attacchi, e posso dirvi che i nostri sistemi sono gia’ attaccati un centinaio di volte al giorno”: Lo ha detto il segretario della Nato, Anders Fogh Rasmussen, secondo il quale la Nato deve essere anche ”capace di sostenere gli alleati che sono sotto cyber attacco con una capacita’ di dispiegamento”, oltre che con la condivisione di esperienze e la definizione di approcci comuni nella cyber difesa.
”Vedo anche un valore in una cooperazione reale con l’Unione europea”, ha rilevato. ”Perche’ questo e’ un problema transnazionale e ha bisogno di soluzioni molteplici”. Dagli attacchi cibernetici, le minacce da tenere sono molteplici e tutte molto insidiose. ”…possono mettere in ginocchio il sistema di controllo del traffico aereo di un paese, fare chiudere le banche, paralizzare i servizi di governo e azzoppare l’economia”, ha elencato Rasmussen.
”In altre parole, possono raggiungere un livello tale da minacciare gli interessi di sicurezza fondamentali degli Alleati. Se qualcuno ha ancora dubbi su questo, puo’ chiedere agli estoni, che hanno sofferto un paio di anni fa questo tipo di attacchi”, ha anche detto, ricordando l’attacco informatico che paralizzo’ la Repubblica baltica per settimane.