ROMA – Nel testamento diNelson Mandela non c’è nulla per Winnie, la storica seconda moglie di Madiba. Il patrimonio dell’ex presidente sudafricano ammonta a poco più di 4 milioni di dollari. Il suo testamento, letto lunedì 3 febbraio da Dikgang Moseneke, storico compagno di prigionia a Robben Island, attribuisce ingenti somme ai suoi cinque figli, e anche a quelli della sua ultima moglie, Graca Machel. Offre finanziamenti alle ex scuole di Madiba e all’African National Congress (Anc), il suo partito. Ma non riserva neanche un rand a Winnie Madikizela-Mandela.
Come ha spiegato lo stesso Moseneke tuttavia, scrive online il Mail&Guardian, il più diffuso quotidiano sudafricano, rimane al momento grande incertezza sull’eredità, in quanto la legge riconosce a Graca, che non si è ancora espressa, la metà del patrimonio di Mandela, a meno che lei ci rinunci espressamente. La storica villa di Houghton, uno dei quartieri bene di Johannesburg dove Tata (il grande vecchio come veniva affettuosamente chiamato) ha vissuto gli ultimi anni della sua vita, rimane alla fondazione familiare, The Nelson Rolihlahla Mandela Trust. La villa dovrà “servire come luogo di riunione della famiglia Mandela in modo da mantenere l’unità anche molto dopo la mia morte”, si legge nel testamento, un documento molto preciso di 20 pagine.
Alla fondazione va anche la proprietà di Qunu, nel sud del paese, dove Madiba è stato seppellito. Mandela non ha però lasciato nulla all’ex seconda moglie Winnie, che reclamava addirittura la metà del patrimonio. Colpisce, anche se non è proprio una sorpresa, dal momento che le relazioni tra i due non erano affatto buone dopo il divorzio nel 1996, al termine di un matrimonio durato per ben 38 anni.
La sua terza moglie Graca, la popolare vedova del presidente mozambicano Samora Machel, diventa proprietaria delle quattro proprietà che la coppia possedeva in Mozambico. A lei vanno anche le auto della coppia, i gioielli ricevuti durante il matrimonio oltre a tutti gli averi nei loro conti bancari e quelli investiti attraverso altre istituzioni finanziarie. La coppia era sposata in regime di comunione dei beni.
Le proprietà comuni sono tre case a Maputo e una a Chilembene. La residenza storica di Houghton, a Johannesburg, rimane alla fondazione familiare, ma Machel è autorizzata a prendere mobili ed opere d’arte a sua scelta. In realtà, in base alla legge, a Graca Machel spetta la metà dell’eredità Mandela: la vedova di Madiba ha tre mesi di tempo per decidere.
Distribuendo piccole somme a pioggia a molti dei suoi numerosi nipoti, Mandela rischia di però di fare qualche scontento e di riaccendere le tensioni in seno al clan, dove in passato ci sono state dure guerre intestine proprio per questioni di soldi. Dipenderà anche dall’atteggiamento dei suoi cinque figli, ai quali Madiba ha lasciato una bella cifra ciascuno, circa 3 milioni di rand, intorno ai 200mila euro. Analoghe somme sono andate anche ai figli di Graca Machel.
Chi ha ringraziato pubblicamente Mandela è l’Anc, a cui Madiba ha lasciato una percentuale che oscilla tra il 10 e il 30% dei diritti d’autore dei suoi libri. Il portavoce del partito, Jackson Mthembu, si è detto “grato a Madiba e alla sua famiglia”.