KATHMANDU – Si potrebbe chiamare il “miracolo del Nepal“, ovvero quelle persone estratte vive dalle macerie a distanza di otto giorni dal sisma. Otto giorni senza mangiare, bere, muoversi, con chili di detriti sopra la testa. Eppure ancora vive.
Tre persone sono state estratte vive domenica tra le macerie di un edificio nel distretto di Sindhupalchowk. Lo riferisce il centro nazionale per le operazione di emergenza.
Un team misto dell’esercito e della polizia nepalese ha estratto le tre persone da una costruzione crollata nel villaggio di Syauli, nel distretto di Sindhupalchowk che ha avuto il maggior numero di vittime (1.700). I tre sono ora ricoverati in un ospedale militare.
I soccorritori nepalesi hanno estratto sabato, a sette giorni dal terremoto del 25 aprile, un uomo di oltre 100 anni ancora vivo dalle macerie di una casa nel distretto di Nuwakot. Si tratta di Funchu Taang e, secondo alcune fonti, avrebbe addirittura 105 anni. L’anziano è sopravvissuto per otto giorni dopo il terremoto del 25 aprile.