New York, cadavere neonato cementato in un contenitore

Il cadavere di un bimbo di due mesi è stato trovato dentro un blocco di cemento, all’interno di un contenitore, in un appartamento del quartiere newyorkese di Brooklyn: il sospetto è che la morte risalga a circa un anno fa.

Lo hanno scoperto gli inquirenti di New York, sottoponendo ai raggi X il macabro contenuto di questo recipiente di plastica, uno di quelli usati per le bibite. Il ritrovamento è giunto al termine delle indagini su una brutta storia di prostituzione e immigrazione clandestina.

Al termine di un raid in un bordello della zona, i poliziotti hanno arrestato una coppia di immigrati messicani illegali, Domingo Salazar, 33 anni, e Norma Mendez, 32, accusati di vari reati a sfondo sessuale e sfruttamento della prostituzione: i due abitavano nel tugurio dove è stato ritrovato il neonato.

Tra le ragazze bersaglio di questi due aguzzini, anche la madre della piccola vittima: l’anno scorso i due messicani hanno incontrato la ragazza, in Messico, quando era ancora incinta. Quindi, al costo di 2500 dollari, l’hanno aiutata a emigrare illegalmente negli Stati Uniti, dove il bambino è nato qualche mese dopo.

La ragazza, però, non possedeva tutto il denaro, quindi per ripianare il debito con i suoi aguzzini fu costretta a andare per strada. In un clima di continue violenze e abusi di ogni tipo, verso gennaio scorso il bimbo si ammala, ma i due criminali impediscono alla madre di curarlo, per paura di essere scoperti.

Il neonato muore e i due criminali costringono la madre a chiudere il cadavere del figlio nel contenitore, coperto di cemento, dove è rimasto abbandonato, sino a ieri.

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Alberto Francavilla