Ha prima telefonato a suo suocero, dicendogli: ”bisognerà controllare il bambino”. Poi si è infilato al collo un guinzaglio per cani e si è appeso al soffitto del soggiorno, mentre il figlio di 2 anni dormiva nel lettino: così si è tolto la vita Mark Madoff, 46 anni, figlio del truffatore Bernard Madoff.
L’uomo è stato trovato morto nel suo lussuoso appartamento di Soho, a New York, dove si è tolto la vita esattamente due anni dopo l’arresto del padre. Era stato proprio due anni fa che Mark e suo fratello Andrew, 44 anni, che lavoravano da anni nella finanziaria di famiglia, avevano scoperto la verità: l’intera fortuna del padre, la loro stessa, si reggeva su una menzogna. I loro miliardi, gli incredibili interessi che la finanziaria Bernard L.Madoff Investment Securities LLC riusciva a fruttare, altro non erano che il frutto di un enorme ”schema Ponzi”.
Si tratta di quel sistema (inventato nel 1920 dall’italo-americano Charles Ponzi) tale per cui, attraverso un complesso gioco finanziario pressoché ‘invisibile’, è possibile pagare alti interessi agli investitori, ma solo grazie al continuo afflusso di nuovi fondi da parte di altri investitori. Una truffa, che la crisi di due anni fa ha fatto venire allo scoperto. Di fronte ai figli, Madoff ammise e fu Mark ad andare a denunciarlo, consapevole che quella denuncia avrebbe fatto crollare tutto. Così fu: venne alla luce la più grande truffa di tutti i tempi, valutata tra i 50 e i 65 miliardi di dollari.
Bernard Madoff è stato condannato a 150 anni di carcere. Ma Mark Madoff si è sempre sentito innocente, come sottolinea oggi il New York Times. Aveva sempre considerato ingiuste le accuse (nessuna delle quali mai formalizzata) di essere corresponsabile. Il New York Times, citando fonti vicine alla famiglia, riporta oggi che Mark era semmai addolorato dal fatto che, per colpa della Finanziaria del padre molti dei suoi amici d’infanzia non solo avessero perso tutti i loro risparmi, ma avessero accusato lui, rompendo ogni rapporto.
Anche per questo ”era come ossessionato dall’avvicinarsi del 10 dicembre”, data in cui due anni fa denunciò il padre, ha riferito al New York Times un suo amico. Lo viveva come un anniversario troppo difficile da accettare. Nel confermare che si tratta di suicidio, il legale di Mark Madoff, Martin Flumenbaum, ha avuto parole durissime per il padre: ”Mark si è suicidato oggi. E’ una terribile e inutile tragedia. Mark è stata la vittima innocente del mostruoso crimine di suo padre, (una persona) costretta a soccombere a due anni di costanti pressioni dovute ad accuse e allusioni false”.
Nello ‘schema Ponzi’ di Madoff secondo il liquidatore nominato dal tribunale fallimentare di New York, Irving Packard, nel crac Madoff c’è stata anche la responsabilità di altre banche, che a suo avviso non potevano non sapere. Tra le altre è stata citata in giudizio anche Bak Austria, controllata all’epoca del crac da Unicredit. L’ex ad Alessandro profumo ha rigettato le accuse: ”sono completamente infondate e saranno contrastate con determinazione” ha detto.
