Nibiru, 21 dicembre 2012 e Apocalisse Maya: il “business” della fine del mondo

Nibiru, 21 dicembre 2012 e Apocalisse Maya: il business della fine del mondo

ROMA – Nibiru, 21 dicembre 2012 e Apocalisse Maya, il business della fine del mondo. A Zofingen, piccolo paese della Svizzera, un’azienda nell’ultimo anno ha aumentato il fatturato del 100%. Perché? Semplice. Vende cibo liofilizzato e alimenti a lunga e lunghissima conservazione. Un vero business se la gente è convinta che entro un mese un asteroide colpirà la Terra.

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Raphael Scalise, direttore dell’azienda Notvorrat24, ha così raccontato la questione al quotidiano svizzero Le Matin:

“Vendiamo anche l’acqua, fornelli a gas e altri prodotti che garantiscono la sopravvivenza quando acqua potabile ed elettricità non sono disponibili. Abbiamo già fatto un picco delle vendite nel marzo 2011, dopo il disastro di Fukushima”.

“Gli ordini vengono da tutta la Svizzera – continua Scalisema abbiamo anche clienti della Svizzera romanda che comprano dal nostro sito in lingua francese”.

Non solo. Georg Otto Schmid, teologo svizzero, ha pensato bene di dare vita a una linea diretta 24h  dedicata al 21 dicembre:

“Ogni giorno riceviamo dozzine di chiamate da due diversi tipi di persone. Ci sono quelli che hanno paura della fine del mondo: di solito sono i più giovani e con loro si può ragionare. Ma ci sono anche quelli che sperano davvero nell’apocalisse e queste persone devono essere seguite anche dopo la fatidica data, per evitare che compiano qualche atto inconsulto”.

Il business è florido anche in Italia. “L’anno scorso ho visto il film di Emmerich e ho deciso di costruirmi un rifugio sotterraneo. È attrezzato per avere due anni di autonomia, ha cinque stanze con servizi, è costato 350mila euro. Ha tutti i comfort, è una casa al 100% ma senza finestre. Sono orgoglioso di sapere che un domani forse mi salverà la vita, anche se dovremo ripartire da zero come i Flinstones”. Questo il racconto di un imprenditore al sito millionaireweb.it.

Giuseppe Fasulo – come raccontato sempre dal sito millionaireweb.it –  esperto in tecniche di sopravvivenza e titolare della Sibillini Adventure, dall’estate scorsa offre un corso dal titolo “Sopravvivere al 2012”.

Nelle librerie inoltre si moltiplicano i libri apocalittici. Tra i casi di successo 2012 La fine del mondo? di Roberto Giacobbo, conduttore di Vojager, che uscito nel 2009 ha venduto più di 200mila copie.

Birra e apocalisse. Joe Martino della Stevens Point Brewery (www.pointbeer.com), una delle fabbriche di birra più antiche degli Stati Uniti, ha lanciato la “birra del mistero”.

“Alcuni ritengono che questa data porterà la fine del mondo, altri che il mondo andrà incontro a un nuovo inizio – spiega MartinoQuello di cui siamo convinti è che la 2012 black ale affascinerà gli appassionati di birra così come il calendario Maya ha affascinato gli archeologi, gli astronomi e gli appassionati del mistero”. 

Adesso c’è già chi si prepara per l’asteroide che sfiorerà la terra il prossimo febbraio 2013. Altra apocalisse, altro business.

Published by
Gianluca Pace