Ora alcune fazioni del nord all’interno del partito contestano il diritto di Jonathan a ripresentarsi e hanno candidato un loro esponente, l’ex vice presidente Atiku Abubakar, per le primarie di gennaio. La paura di molti è che le tensioni finiscano per aumentare ancora nelle prossime settimane in vista del voto, alimentate anche dai politici delle opposte fazioni. Tensioni radicate peraltro in decenni di risentimenti che hanno motivi molte volte ben piu’ ‘materiali’ della religione. Se infatti cristiani, musulmani e animisti convivono fianco a fianco in pace in molte città nigeriane, nella Middle Belt si scontrano gli interessi per il controllo delle fertili terre della zona tra i gruppi indigeni di cristiani e animisti da una parte e i pastori nomadi musulmani di etnia Faluni del nord dall’altra
Il ministero degli Esteri italiano convoca l’ambasciatore nigeriano per le violenze. L’ambasciatore nigeriano a Roma verrà a breve convocato alla Farnesina per ribadirgli la ferma condanna delle violenze in Nigeria degli ultimi giorni e sarà rappresentata la forte aspettativa italiana che le Autorità nigeriane si adoperino prontamente per far cessare l’ondata di intolleranza. Sempre per le prossime ore, si apprende da fonti del Ministero, è previsto anche un passo dell’ambasciatore italiano ad Abuja, Roberto Colaminè, volto ad esprimere la viva preoccupazione italiana e ad acquisire dettagliati elementi sulla situazione nelle varie regioni del territorio nigeriano.
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