PYONGYANG – La Corea del Nord ha effettuato questa mattina, mercoledì 22 marzo, un nuovo test missilistico. Il test ha coinvolto un vettore partito dalla costa orientale e si sarebbe risolto in un fallimento, secondo i militari di Seul.
“La Corea del Nord ha lanciato un missile da un’area vicina alla base aerea di Wonsan, ma si ritiene che non sia riuscito”, ha reso noto il ministero della Difesa in una nota. Al momento, sono ancora in corso le verifiche per accertare la tipologia del vettore usato, mentre non è esclusa la possibilità che il Nord proceda ad altre provocazioni con un secondo missile.
“I nostri militari sono preparati” ad affrontare uno scenario del genere. Pyongyang, dopo che il leader Kim Jong-un ha parlato di fasi finali in vista di un test di missile intercontinentale nel discorso alla nazione di inizio anno, ha mostrato dinamismo sul fronte balistico. Il 12 febbraio, infatti, è stata la volta di un missile di medio raggio, presentato con il nome di Pukguksong-2, finito nelle acque del mar del Giappone. Il 6 marzo, invece, è stata la volta di quattro vettori partiti dalla base di Dongchang-ri, nel nordovest del Paese, tre dei quali finiti a 250-300 km dalle coste del Giappone dopo una gittata di circa 1.000 km.
“Il mondo intero testimonierà presto l’importante significato della grande vittoria”, ha commentato domenica scorsa Kim parlando della prova di un nuovo motore per missili e razzi, quando a Pechino il segretario di Stato americano Rex Tillerson e il presidente cinese Xi Jinping stavano per incontrasi nella Grande Sala del Popolo. Lo sviluppo e il completamento del motore “aiuteranno a consolidare le fondamenta scientifiche e tecnologiche per raggiungere i massimi livelli di messa in orbita satellitare nello sviluppo dell’aerospazio”.
Lunedì scorso un portavoce del ministero degli Esteri nordcoreano aveva dichiarato che la Corea del Nord “non è spaventata dalle minacce degli Stati Uniti di una possibile azione militare per frenare il programma nucleare di Pyongyang. La forza nucleare della Corea del Nord è il deterrente militare più affidabile per difendere la patria del socialismo e la vita del suo popolo”. La settimana scorsa il Segretario di Stato Usa, Rex Tillerson, in visita al confine tra le due Coree, aveva dichiarato che “la pazienza sta finendo”.