GAZA – Due palestinesi sono rimasti uccisi in un raid condotto dalla aviazione israeliana a Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, in una localita’ da dove in precedenza erano stati sparati razzi verso Israele. Sale a 5 il bilancio dei palestinesi uccisi da stanotte. Fonti locali affermano che le vittime erano marito e moglie.
In totale, da venerdi’, sale cosi’ a 23 – secondo le stime dei servizi medici di Gaza – il numero dei palestinesi uccisi nei raid israeliani, oltre a diverse decine di feriti fra cui almeno 30 causati stanotte dalle esplosioni a catena seguite al bombardamento di un edificio individuato come deposito di armi di miliziani. Nel sud d’Israele si contano invece finora due feriti gravi come conseguenza degli oltre 200 di lanci di missili e proiettili di mortaio registrati dalla Striscia di Gaza in questi giorni.
Tra i morti palestinesi, almeno 18 sono stati identificati come esponenti di gruppi armati (quasi tutti dei Comitati di Resistenza Popolare o della Jihad Islamica, due delle fazioni piu’ oltranziste attive nellénclave controllata da Hamas), mentre cinque risultano essere civili: incluso un bambino di 12 anni, colpito ieri a morte dalle schegge di una bomba d’aereo, e un adolescente di 15. La dinamica della morte di quest’ultimo e’ peraltro contestata dal portavoce militare israeliano, secondo il quale il luogo nel nord della Striscia in cui l’episodio e’ stato segnalato non sarebbe stato colpito stamattina da alcun raid e il ragazzo potrebbe essere semmai rimasto vittima dell’esplosione di un razzo palestinese finito corto.