CARACAS – “Mio figlio è stato divorato da un altro detenuto”: è la denuncia di un padre venezuelano, Juan Carlos Herrera, che sostiene che il figlio Juan Carlos Herrera Junior, 25 anni, è stato ucciso e mangiato da un altro carcerato mentre era detenuto per rapina nel 2015.
In particolare, riferisce il quotidiano britannico The Guardian, secondo l’uomo il figlio sarebbe stato picchiato, impiccato, fatto a pezzi e mangiato durante una rivolta alla prigione di Tachira.
“Uno di coloro che erano con lui quando venne ucciso ha visto tutto quel che è accaduto”, ha raccontato Herrera in conferenza stampa. “Mio figlio e altri due carcerati sono stati presi da un gruppo di 40 persone, bastonati, impiccati e a quel punto Dorancel li ha macellati per darli in pasto agli altri carcerati”, ha aggiunto, parlando di Dorancel “cannibale” Vargas, arrestato nel 1999 per cannibalismo.
“I compagni di cella con cui ho parlato mi hanno raccontato che mio figlio venne picchiato con un martello per far sì che mangiasse i resti di carne di due ragazzi. Quel che fa più male è che io non posso seppellire mio figlio, non gli posso dare una sepoltura cristiana. Io vi prego di darmi almeno un suo osso, così che possa seppellirlo e trovare un minimo sollievo a tutto questo dolore”.
La ribellione durante la quale sarebbe stato ucciso e mangiato il giovane è avvenuta l’8 settembre, quando otto visitatori e due guardie sono state prese come ostaggi. I carcerati si sono ribellati per protestare contro il sovraffollamento del carcere, dove si trovano 350 persone anziché 120.