Pakistan: 20 veicoli Nato incendiati, 3 morti

Un convoglio di rifornimenti della Nato è stato attaccato da un commando armato che ha incendiato una ventina di mezzi e ucciso tre persone a Islamabad, la capitale del Pakistan. L’attentato, secondo osservatori, è destinato a ritardare ulteriormente la riapertura del corridoio attraverso cui fluiscono rifornimenti per l’Alleanza atlantica in Afghanistan.

Tra gli automezzi andati a fuoco mentre erano parcheggiati sul ciglio della strada alla periferia della capitale pachistana ci sono 13 autobotti di carburante, ha riferito un funzionario di polizia mentre un altro – oltre alle tre vittime – ha segnalato il ferimento di otto persone: ”Sono state tutte colpite da colpi d’arma da fuoco e si tratta soprattutto di autisti e loro aiutanti”.

Il convoglio della Nato era composto da decine di camion e autobotti dirette a Rawalpindi, citta’ nei pressi di Islamabad e tappa nel percorso verso l’Afghanistan dove avrebbero dovuto portare rifornimenti per parte dei circa 152 mila militari della Forza internazionale impegnata nella guerra contro gli integralisti islamici talebani. Già contrariato da incursioni di elicotteri della Nato sul proprio territorio, il Pakistan blocca da cinque giorni il passaggio di rifornimenti dopo che un raid ha ucciso tre soldati pachistani giovedi’ scorso nella regione nord-settentrionale del Kurram.

Gli assalitori dell’attacco a Islamabad, sul cui numero non vi sono indicazioni attendibili, sono riusciti a fuggire e nella notte la polizia ha creato un cordone di sicurezza mentre i vigili del fuoco tentavano di spegnere le fiamme sprigionate dalle autobotti. Già venerdì, nel sud del Pakistan, uomini con armi pesanti avevano dato alle fiamme più di venti camion e autobotti destinate alle truppe Nato in Afghanistan.

In seguito il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ha rivolto un appello al Pakistan perchè riapra i transiti per lasciare passare i convogli della missione Isaf verso l’Afghanistan. I transiti sono stati chiusi dal Pakistan per rappresaglia dopo un incidente alle frontiere pachistano-afghane dove sono morti due soldati pachistani.

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Alessandro Avico