Papa Francesco, 100 mila scout invadono San Pietro: “Costruite ponti non muri”

CITTA’ DEL VATICANO – “Costruite ponti non muri”. Con questo messaggio papa Francesco ha accolto i quasi 100 mila scout accorsi da tutta Italia in piazza San Pietro per incontrarlo. Sono arrivati in pullman, in treno, persino in bici per partecipare all’udienza del Papa con l’Agesci, l’associazione sotto cui sono riuniti tutti i gruppi scout.

Un gruppo di Rover e Scolte, ragazzi tra i 16 e i 21 anni, è arrivato pedalando: sono partiti il 9 giugno in bicicletta dal Parco di San Rossore, vicino a Pisa, dove lo scorso anno si è tenuta la Route Nazionale.

Quando la papamobile è scesa in piazza per portare il Papa in mezzo a loro è esploso un boato di gioia e selfie. A loro Bergoglio ha detto:

“C’è una cosa che mi sta particolarmente a cuore per quanto riguarda le associazioni cattoliche, e vorrei parlarne anche a voi. Associazioni come la vostra sono una ricchezza della Chiesa che lo Spirito Santo suscita per evangelizzare tutti gli ambienti e settori. Sono certo che l’Agesci può apportare nella Chiesa un nuovo fervore evangelizzatore e una nuova capacità di dialogo con la società. E questo può avvenire solo a una condizione: che i singoli gruppi non perdano il contatto con la parrocchia del luogo, dove hanno la loro sede, ma che in molti casi non frequentano, perché, pur svolgendo là il loro servizio, provengono da altre zone”.

Come è ormai consuetudine papa Francesco ha poi deviato dal suo discorso ufficiale parlando a braccio:

“Capacità di dialogo con la società – ha raccomandato – bisogna costruire ponti in questa società dove c’è l’abitudine di far muri, voi fate ponti, per favore. Sono certo – ha aggiunto – che l’Agesci può apportare nella Chiesa un nuovo fervore evangelizzatore e una nuova capacità di dialogo con la società”.

Poi, una volta tornato sul sagrato dopo il giro in papamobile, ha detto: “Vi dico una cosa ma voi non vantatevi: voi siete preziosi per la Chiesa italiana”.

(Foto Ansa)

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Daniela Lauria