Lo scandalo dei preti pedofili sfiora come tema anche il viaggio del Papa a Cipro. Oggi Benedetto XVI, parlando alla piccola comunità cattolica maronita nella scuola elementare di San Marone a Nicosia, ha sottolineato come la “Chiesa abbia guadagnato una rinnovata consapevolezza del bisogno di sacerdoti buoni, santi e ben preparati”.
Il Papa ha esortato i maroniti, una antica chiesa orientale riunificatasi con Roma, a “guardare alla profonda comunione” con il cattolicesimo mondiale. A Cipro, durante l’invasione turca del 1974, molti maroniti sono stati costretti a fuggire e a trasferirsi nel sud, abbandonando le loro case e i loro villaggi.
Nonostante il loro piccolo numero, solo alcune migliaia, oggi hanno tributato un’accoglienza piena di calore e affetto a Benedetto XVI. Il papa ha parlato nel cortile della scuola, davanti a centinaia di famiglie e bambini.
Prima che il Papa arrivasse a Cipro, due organizzazioni ortodosse avevano inviato una lettera al Procuratore generale dell’Isola, la massima autorità giudiziaria, perché emettesse un mandato di cattura contro il pontefice in quanto responsabile ultimo degli abusi compiuti dai preti pedofili cattolici.
A firmare la missiva erano stati Costantino Kourtellaris, del Centro Studi e ricerche di san Cosma Aitolos, e Mark Eurgenicus del Centro Studi padri ortodossi. L’iniziativa non ha avuto alcun seguito.