Si terrà domani a mezzogiorno, e non oggi come preannunciato nei giorni scorsi, l’udienza del papa ad un gruppo di vescovi del Belgio, tra cui il presidente della conferenza episcopale, André-Joseph Leonard. Un incontro previsto da tempo a coronamento di una visita ‘ad limina’, ma che cade a pochi giorni dalle dimissioni del vescovo di Bruges, reo confesso di abusi ai danni di un minore.
Il rinvio è dovuto a motivi essenzialmente organizzativi, in una giornata che vede l’agenda di Benedetto XVI fitta di impegni. Alle 11 il papa ha incontrato il presidente della Georgia Mikhail Saakashvili. Un incontro di 35 minuti alla presenza della moglie del politico e di due interpreti.
“E’ un grande onore incontrarla”, ha detto il presidente al papa rispondendo al suo benvenuto in lingua inglese, e presentando la moglie Sandra Roelofs, di origine olandese. Al termine dell’incontro, il consueto scambio di doni: Saakashvili ha regalato al pontefice due icone, una più grande raffigurante un famoso monastero georgiano, e una più piccola con una immagine di san Giorgio.
Benedetto XVI ha ricambiato con una penna che riproduce le colonne del Bernini. “E’ bellissima, la metterò subito sulla mia scrivania”, ha ringraziato il presidente georgiano congedandosi.
Terminato l’incontro con Saakashvili, il pontefice ha ricevuto il vescovo belga di Gent Lucas van Looy, e subito dopo l’amministratore diocesano di Bruges, monsignor Koen Vanhoutte, chiamato ad amministrare la diocesi dopo le dimissioni di monsignor Roger Vangheluwe, a tutt’oggi unico vescovo coinvolto in prima persona negli scandali di pedofilia.