”Non penso che sarà possibile processare il Papa in quanto Papa: ma il Vaticano sì, e comunque cercheremo di avere la deposizione” anche di Benedetto XVI. Così in un’intervista a Repubblica parla Jeff Anderson, l’avvocato che negli Usa accusa il Vaticano nel caso ‘Anonimo contro Santa Sede’, dopo che la Corte Suprema ha rinviato a un tribunale dell’Oregon la decisione se il Vaticano deve essere considerato civilmente responsabile delle azioni dei preti pedofili.
La prossima mossa, annuncia Anderson, è una missione in Italia per raccogliere le deposizioni dei cardinali Angelo Sodano e Tarcisio Bertone ”perché loro – spiega -, uno come segretario di Stato, l’altro come capo del Collegio cardinalizio, sono stati i personaggi chiave. Nelle loro posizioni sono stati al centro delle coperture per un lungo periodo. Così come lo fu il cardinale Ratzinger, attuale papa, quando aveva responsabilita’ nella Curia”.
”La tesi che il Papa possa essere chiamato a testimoniare è assolutamente infondata”, ha subito ribattuto l’avvocato della Santa Sede Jeffrey Lena in un colloquio con La Stampa, in riferimento al pronunciamento della Corte Suprema americana che ieri ha rinviato a un tribunale dell’Oregon la decisione se il Vaticano debba essere considerato civilmente responsabile delle azioni dei preti pedofili.
”La Corte Suprema – sottolinea – ha deciso che non è pronta ad affrontare la questione specifica che abbiamo sollevato alla sua attenzione”, ovvero lo ”scopo dell’impiego” che unisce la Santa Sede ai singoli preti in tutto il mondo. Secondo Lena, ”non vi è un rapporto di lavoro dipendente” fra il prete e il Vaticano, ”perché la Santa Sede non paga il salario dei preti né garantisce loro i benefici previdenziali, come non esercita alcun tipo di controllo quotidiano sul loro operato, a differenza di quanto avviene da parte di diocesi e ordini”.