Un giovane messicano che afferma di essere figlio illegittimo di padre Marcial Maciel Degollado sostiene che il controverso fondatore dell’Ordine dei Legionari di Cristo, morto nel 2008, lo ha molestato sessualmente quando era bambino. Jose Raul Gonzalez ha presentato oggi una azione legale in Connecticut, secondo quanto ha annunciato il suo avvocato, Jeff Anderson. L’ordine dei Legionari di Cristo ha il suo quartier generale in quello Stato del nord est degli Stati Uniti.
Gonzalez ha 30 anni, e afferma di essere il figlio di padre Maciel e di Lara Gutierrez, una ragazza messicana che aveva all’epoca 19 anni. Maciel, allora sessantenne, si faceva chiamare Jose Rivas e diceva di essere un executive di una società petrolifera, un investigatore privato o un agente della Cia. Il prete è morto a 87 anni. Raul ha ammesso di avere chiesto in passato 26 milioni di dollari all’ordine dei Legionari per mantenere il silenzio sulla scorta di una promessa fatta dal sacerdote a lui e ai suoi fratelli di creare un fondo a loro favore.
“In sostanza aveva chiesto quello che gli era stato promesso”, ha detto Anderson. Nell’azione legale, che cita in giudizio l’ordine dei Legionari negli Usa e in Italia, si afferma che il Vaticano e i Papi in carica dagli anni Cinquanta al 2002 “misero in atto un complotto per nascondere che sapevano dei delitti di padre Maciel tra cui il ripetuto abusi sessuale di minori”. L’azione legale sostiene anche che Maciel “ottenne influenza e protezioni dal Vaticano attraverso sostanziali donazioni a dignitari della Santa Sede”.
Intervistato dalla Abc, Gonzalez ha detto di esser stato molestato da Maciel fin da quando aveva dieci anni. Raul e il fratellino Omar erano con il padre in viaggio a Madrid. “Mio padre ci diceva che suo zio lo faceva masturbare davanti a lui e voleva che facessimo lo stesso con lui”. Maciel intimò quindi ai ragazzini di farsi foto con una Polaroid: “Forse – ha detto Gonzalez – le passava ad altri come materiale pornografico”. Anderson, che ha annunciato l’azione legale in una conferenza stampa, ha detto che il caso Maciel “rappresenta un nuovo capitolo di depravazione” nella Chiesa: “Siamo qui – ha aggiunto – per dire la verita”.