Due miliardi di internauti: un terzo della popolazione mondiale oggi naviga in Internet. L’agenzia dell’Onu che si occupa delle telecomunicazioni mondiali, l’ITU, ha infatti annunciato oggi il superamento di questa soglia storica. Un numero impressionante, soprattutto se si pensa che poco piu’ di 15 anni fa quando il World Wide Web cominciò a muovere i primi passi per diventare la Internet che oggi conosciamo – e diamo per scontata -, solo poco più dello 0,4% della popolazione mondiale, appena 16 milioni di persone, si collegava in rete.
Già l’anno dopo, però, gli internauti erano raddoppiati e questa crescita ècontinuata senza pause nel corso degli anni, prima grazie all’arrivo della multimedialità , poi del commercio elettronico, e quindi del Web 2.0 e dei social network. Nel 2000 gli internauti erano già più di 500 milioni e cinque anni più tardi, un miliardo. Adesso, dopo altri cinque anni circa, sono due miliardi.
E un singolo sito, Facebook, frequentato da più di un quarto di essi, è destinato secondo alcuni a diventare una specie di ‘super-internet’. Nata ufficialmente nel 1969 come ‘Arpanet’, con l’interconnessione di quattro computer (quelli enormi che occupavano una o piu’ stanze di un edificio) di altrettante universita’ Usa sotto gli auspici dell’agenzia scientifica del Pentagono che oggi si chiama Darpa, Internet in 32 anni e’ diventata una enorme interconnessione mondiale di reti individuali operate da governi, industrie, universita’ e privati cittadini. Viene chiamata la ‘griglia’, per alcuni è una specie di ‘sistema nervoso’. Per miliardi di persone è spesso la fonte primaria di informazione e intrattenimento a casa, al lavoro, a scuola, e ”in mobilita”’ grazie agli smartphone, dove si registra oggi la maggior crescita di accessi. Il ”villaggio globale” della comunicazione, teorizzato da Marshall McLuhan negli anni Settanta quando la rete delle reti era ancora nella sua infanzia militare-accademica, piuttosto che per la rete ‘tout court’ passa infatti per i telefonini, che gia’ un anno fa hanno superato la soglia dei cinque miliardi di utenze. Un numero che, se corrispondesse effettivamente a quello degli utenti (e’ comune anche nei Paesi meno industrializzati trovare utenti con piu’ di un telefonino o piu’ di una sim), significherebbe che i quattro quinti dell’umanita’ sono ormai raggiungibili telefonicamente.
Ma secondo l’ITU, e quasi tutti i ricercatori del settore, e’ proprio grazie alla banda larga della telefonia mobile che si avra’ il prossimo raddoppio, tra circa cinque anni, degli internauti. L’agenzia dell’Onu prevede infatti che entro il 2015 almeno la meta’ della popolazione mondiale, stimata in 7,3 miliardi di persone, sara’ connessa a Internet, grazie in buona parte ai dispositivi mobili. Un traguardo che rischia pero’ di essere raggiunto con qualche difficolta’, specie se non verranno adottate le misure tecnologiche necessarie ad adeguare la rete alle richieste di un mercato sempre piu’ esigente in fatto di banda e velocita’, soprattutto per i prodotti multimediali che vi transitano e l’accesso mobile. C’e’ infine anche il problema, non da poco, dell’esaurimento degli indirizzi Internet dei siti web, cresciuti esponenzialmente in questi anni di pari passo con l’utenza. Gli ultimi 200 milioni si esauriranno il prossimo agosto, e se non si adottera’ per tempo il nuovo protocollo ipv6, Internet, e l’economia che dipende sempre piu’ dalla rete, rischiano la paralisi.
