LOS ANGELES – Un programma che riesce a riconoscere le immagini ritoccate con Photoshop o programmi affini e che “traduce” il livello di cambiamento: da minimo a irreale. Questo software insomma dà il voto e segnala le foto di modelle o attrici particolarmente ritoccate tanto da risultare innaturali o molto distanti dall’originale in carne e ossa. Il tutto perché le foto che oggi affollano le riviste di moda non fanno altro che far sentire inadeguate schiere di donne, soprattutto adolescenti. E possono spingere all’anoressia.
Alla base del programma americano, per ora allo studio, c’è uno studio pubblicato nel Proceedings of National Academy of Sciences, realizzato da Hany Farid ed Eric Kee, che ha messo anche in relazione le immagini ritoccate a disturbi alimentari tra giovanissimi. Nel giugno scorso l’American Medical Association aveva chiesto che i media adottassero criteri specifici per scoraggiare l’alterazione delle immagine fotografiche: rughe spianate, incarnati luminosi, gambe magrissime, pance appiattite. Scatti che finiscono poi per promuovere un’idea non realistica del corpo.
Il programma valuta le modifiche in base a una scala da 1 a 5 e distingue i cambiamenti da ‘minimi’ ad ‘irreali’. Farid dice che il programma dovrebbe aiutare l’autoregolamentazione.
