Pistorius, steroidi in casa: notte misteriosa tra gelosia, violenza e alcol

PRETORIA (SUD AFRICA) – Steroidi proibiti sarebbero stati trovati in casa di Oscar Pistorius. L’atleta sudafricano, incriminato per omicidio premeditato della sua fidanzata Reeva Steekamp, sarà sottoposto ad analisi del sangue per verificare se ne faceva uso.

La polizia sta setacciando la casa di Pistorius, teatro dell’omicidio. Nella villa, che si trova all’interno di un esclusivo residence alle porte di Pretoria, è già stata trovata nella casa una mazza da cricket insanguinata e tracce di una serata a base di alcol.

Un altro dato si aggiunge: l’ipotesi degli investigatori è che Pistorius possa aver colpito e ucciso Reeva Steenkamp in una esplosione di rabbia dovuta all’utilizzo di sostanze vietate per legge. Il giovane potrebbe essere stato in preda a un effetto collaterale derivante dall’uso di steroidi anabolizzanti. Sono stati già prelevati campioni di sangue dell’atleta per le verifiche di rito.

“Un aumento dell’aggressività derivato dall’uso di steroidi anabolizzanti? Assolutamente sì”. Fabio Pigozzi, presidente mondiale dei medici sportivi e membro della commissione medica della Wada, agenzia mondiale antidoping, è molto chiaro sul possibile legame tra sostanze dopanti e carattere di Oscar Pistorius.

“Ho letto della presenza di steroidi in casa – spiega all’ANSA Pigozzi -. Hanno chiari effetti sull’aggressività: sono farmaci pericolosi non solo per il fisico, ma anche per la psiche”. “Lo steroide è un doping antico, per la nostra conoscenza, ma ancora attualissimo – spiega Pigozzi -. Più del cinquanta per cento delle positività è legato a questo tipo di sostanze. Aumentano la forza, sono veri e propri ‘costruttori’ di massa muscolare”.

Dunque, una potenza inespressa nello sport che si travasa in violenza? “Il legame tra ormoni maschili ed aggressività è evidente. Ma non è tanto la quantità di forza a causare questo aumento – precisa Pigozzi – si tratta piuttosto dell’effetto sul cervello: lo steroide ha effetti collaterali su fegato, reni e apparato cardiovascolare, ma sono dimostrate scientificamente anche ripercussioni neuro-psichiatriche”.

Colpito dalla vicenda di Pistorius, il campione paralimpico accusato dell’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, il presidente della federazione mondiale dei medici sportivi sottolinea anche l’aspetto secondario: quello dell’antidoping. “Gli steroidi anabolizzanti in molte nazioni sono in pole position per impiego da parte di atleti – conclude -. Oltre alle sanzioni in caso di controlli positivi, ci sono profili di giustizia sportiva e penale legati anche alla detenzione e al traffico di quelle sostanze”.

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Alberto Francavilla