Herve Temime, uno dei legali, ha precisato che «non mollerà, continuerà a combattere l’estradizione» per lo stupro di una ragazzina di 13 anni, avvenuto nel 1977.
Diversa l’opinione del collega George Kiejman che invece ha dichiarato: «Polanski potrebbe tornare volontariamente e affrontare la giustizia di Los Angeles».
Intanto per il regista due giorni fa è arrivato un duro colpo dai magistrati svizzeri: la sua richiesta di scarcerazione è stata respinta e resterà in cella in attesa della decisione sull’estradizione. Secondo una rivelazione dell’Associated press sarebbero stati proprio i giudici elvetici a farlo arrestare, con una serie di messaggi di posta elettronica indirizzati alle autorità statunitensi.