Presidenziali Perù: sfida Humala-Fujimori

LIMA – In un Peru' dalle storiche stranezze politiche, domani il nazional-progressista Ollanta Humala e la populista di destra Keiko Fujimori si sfidano in un ballottaggio presidenziale in cui la vittoria sarà decisa da un pugno di voti. Una sfida in cui si e' impegnato anche il Premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa, anche lui già candidato alle presidenziali, sceso oggi in campo per Humala.

Almeno 19 milioni di elettori andranno alle urne in un Paese praticamente spaccato in due. Nel primo turno, sbaragliando i candidati dei partiti tradizionali, Humala ha ottenuto il 31,8% dei voti, contro il 23,5% dell'avversaria. Quest'ultima è figlia dell'ex presidente Alberto Fujimori (1990-2000), che sconta in carcere 25 anni di pena per violazione dei diritti umani e corruzione. Keiko nei sondaggi aveva subito superato Ollanta di 7-8 punti: negli ultimi giorni però e' scesa al 50,6% e non manca un sondaggio in cui prevale Humala. Insomma, la sfida è allo spasimo.

Humala, 48 anni, è un ex tenente colonnello dell'esercito. Figlio del fondatore di una ideologia nazionalista che esalta il passato incaico del paese, Ollanta ha combattuto contro i sanguinari terroristi di Sendero Luminoso (per questo è stato anche accusato di abusi sui civili). Nel 2000 ha guidato un tentativo di golpe che ha portato alla fuga di Fujimori. Ammiratore di Hugo Chavez, nel 2006 era stato sconfitto alla presidenziali dall'attuale presidente Alan Garcia.

La battaglia fra i due candidati ha visto in campo anche un protagonista 'eccellente', Vargas Llosa. Alla vigilia del primo turno aveva invitato i peruviani a non votare per Humala e Fujimori, perche' nel ballottaggio avrebbero dovuto scegliere ''tra cancro e Aids''. Ora invece ha indicato il primo. Lo scrittore ha detto che ''esiste un clima che ricorda i tempi immondi della dittatura fujimorista'' e che il padre guida la campagna della figlia. Vargas Llosa nel '90 si era presentato come candidato alle presidenziali ed era stato sconfitto proprio da Alberto Fujimori.

Svolta suggestiva la sua. L'autore de "La città e i cani", noto per le sue idee liberali, in questo caso si e' schierato per il sinistrorso Humala. Contro il quale, invece, sono scese in campo a spada tratta le destre, soprattutto attraverso i media. Temono che l'ex militare nazionalista, se trionferà, incrini un modello economico che da un decennio aumenta il benessere dei ricchi. Anche se il Pil cresce ad un ritmo del 7% annuale, grazie soprattutto all'export dei minerali, la manna non e' stata redistribuita e i poveri restano il 35% della popolazione.

Keiko Fujimori, 36 anni, imprenditrice e politica, sposata e madre di due bambine, nel primo turno ha raccolto il voto degli emarginati urbani, soprattutto di Lima, che non hanno dimenticato l'aumento della spesa sociale voluto dal padre. Gli avversari la accusano ora di voler riportare al potere loschi ex ministri di Alberto, uno dei quali non aveva esitato a sterilizzare 300.000 peruviane.

E' contro questa possibilita' che si batte Vargas Llosa, insieme a un folto gruppo di intellettuali di centro-sinistra: 'Humala e' cambiato ed ora il suo programma e' molto simile a quello delle sinistre democratiche della regione – ha detto -. Ollanta non è come Chavez, è come Lula''. La speranza dello scrittore premio Nobel è che almeno una parte dei ceti medi si unisca ai più poveri nel sostegno all'ex ufficiale. L'influente Chiesa cattolica dal canto suo non ama Humala per la sua intenzione, se eletto, di legalizzare l'aborto.

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luiss_vcontursi