Preti pedofili, Usa: avvocato annuncia nuovi casi in California

L’avvocato americano Jeff Anderson, che accusa la Santa Sede per conto di un uomo che sostiene di essere stato molestato da un prete in Oregon negli anni Sessanta, annuncia quello che lo stesso legale definisce un nuovo caso, con sette vittime (di cui sei donne e sei minorenni al momento dei fatti) di un prete in California, Stephen Kiesle, ripetutamente condannato in passato per molestie.

Anderson terra’ una conferenza stampa domani alle 13:00 locali (le 22:00 in Italia) nella diocesi della Cattedrale di Oakland, nei pressi di San Francisco. L’intenzione del legale di Minneapolis e’ di inoltrare un nuovo ricorso, denunciando ancora una volta quella che definisce ”una mancanza di azione da parte del Vaticano e della Diocesi tra il 1975 e il 1985” per bloccare il prete molestatore e pedofilo.

Ancora una volta, Anderson sostiene che a suo tempo il cardinale Joseph Ratzinger, l’attuale papa Benedetto XVI, in quanto prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede aveva autorizzato il prete a proseguire la sua carriera senza avvertire i genitori dei piccoli di cui il prete si occupava dei rischi. L’avvocato della Santa Sede negli Usa sostiene invece che Ratzinger aveva chiesto al vescovo di Oakland di assicurarsi che Kiesle non commettesse piu’ abusi mentre la Chiesa lavorava per riportarlo allo stato laicale.

Una delle donne vittime del prete sarebbe stata ripetutamente molestata a partire dal 1973 e per diversi anni, ma e’ gia’ stata parzialmente risarcita, riconosce il legale. Le altre vittime, cinque donne e un uomo, sarebbero stati ripetutamente molestati quando erano minorenni, tra il 1972 e il 1982. Kiesle fu condannato una prima volta nel 1978 per aver abusato di due ragazzini nella canonica di una chiesa in California. Il sacerdote e’ stato ridotto allo stato laicale nel 1987 dopo anni di petizioni da parte della diocesi di Oakland, e nel 2004 e’ finito in carcere per un secondo caso di molestie del 1995, stavolta su una minorenne.

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