Dopo la smentita del reverendo Joseph Jeyapaul di conoscere una ragazza del Minnesota la cui famiglia lo ha accusato di stupro, l’avvocato Jeff Anderson, apripista delle azioni legali avviate da vittime di abusi sessuali da parte del clero, ha diffuso una serie di e-mail che rivelerebbero la portata di quella relazione.
Oltre a una decina di mail, Anderson ha diffuso la trascrizione di una telefonata in cui il prete, rivolto alla ragazza, avrebbe detto che “se fosse stato di 30 anni più giovane sarebbe suo marito” e che la voleva “baciare sulle labbra”. La trascrizione è stata fatta dalla madre della ragazza, che accusa Jeyapaul, e inviata al vescovo della diocesi di Crookston, monsignor Victor Balke.
Secondo l’avvocato della ragazza il sacerdote sarebbe andato oltre: “L’avrebbe baciata ripetutamente, l’avrebbe tirata su di sè e una volta l’avrebbe toccata anche sotto i vestiti”.
Jeyapaul, che ha lasciato gli Stati Uniti per trasferirsi in India prima di essere incriminato per aggressione sessuale mentre lavorava in una parrocchia del Minnesota, ha detto alla Cnn di conoscere a malapena la ragazza. Per Anderson le sue smentite rappresentano un “atto riprovevole che si aggiunge alla sua condotta nei confronti di una minorenne”.
Le e-mail diffuse da Anderson risalgono al settembre 2005 dopo la partenza del prete per l’India. Poco dopo questa data la corrispondenza, secondo Anderson, entrò in possesso delle autorità ecclesiastiche che chiesero al prete di interrompere ogni contatto con la ragazza.
