Il promotore immobiliare Sharif el-Ghamal ha presentato oggi le prime immagini della controversa “moschea” che, se verrà costruita, sorgerà a due isolati da Ground Zero, e per tali ragioni ha sollevato un mare di polemiche.
La facciata del centro culturale islamico Park51, un mini grattacielo che dovrebbe raggiungere i 15 piani, è composta da alveoli irregolari, che ricordano i tradizionali motivi astratti islamici. Ai piani superiori sono previsti spazi per le esposizioni e anche per la preghiera, aperti a tutte le fedi e anche agli atei, oltre ad un memoriale degli attacchi dell’11 Settembre.
Battezzato (in maniera in realtà imprecisa) “Moschea di Ground Zero”, il Park51 avrà soltanto una sala di preghiera riservata ai musulmani in cantina. Non si tratterà di una moschea vera e propria – spiegano i promotori al New York Times -, ma di una musalla (centro islamico), visto che non verranno rispettate tutte le regole necessarie per santificare il luogo e trasformarlo in una moschea, una masjid.
Ma il New York Times ricorda che ”i musulmani che pregano in una musalla spesso la definiscono moschea o masjid, e che alcuni oppositori del progetto sostengono sia inappropriato avere una moschea nei pressi di Ground Zero”. In un primo tempo il centro culturale presente nel grattacielo doveva chiamarsi Cordoba Center, in omaggio alla città andalusa ex capitale di un califfato, ma sembra che i promotori abbiano abbandonato l’idea, viste le polemiche. Nell’edificio di 15 piani, per il quale non è neppure iniziata la raccolta fondi, oltre alla sala preghiera e al memoriale per l’11/9 sono in progetto un ristorante, una sala teatrale, un kindergarten e una piscina.
Le prime tre immagini del progetto, messo a punto dalla Soma Architects di Alexandria, in Virginia, sono state pubblicate sul blog park51. Eccole qui di seguito:



