Il principe Andrea patteggia nella causa civile che lo vede accusato di abusi sessuali da parte di Virginia Giuffre. Il terzogenito di Elisabetta II si è impegnato a pagare una somma di indennizzo, il cui importo è rimasto riservato, secondo quanto scrive il New York Times. Anche se nei mesi scorsi alcuni tabloid si erano spinti a ipotizzare, nel caso di un accordo extragiudiziale, una cifra tra i 5 e i 10 milioni di dollari.
Il reale intende anche fare una “donazione sostanziale” ad una organizzazione di beneficenza “in supporto dei diritti delle vittime” degli abusi.
Principe Andrea, la lettera che annuncia l’accordo
La somma che il principe Andrea sborserà nell’ambito del patteggiamento non è stata resa nota. Nella lettera che annuncia l’accordo si parla infatti solo di una “donazione sostanziale” all’associazione di Virginia Giuffre a sostegno delle vittime di violenze sessuali.
La missiva ammette anche che Giuffre ha “sofferto come vittima di abuso e anche di ingiusti attacchi pubblici. E’ noto che Jeffrey Epstein ha portato avanti per anni il traffico di giovani ragazze. Il principe Andrea rimpiange la sua associazione con Epstein e loda il coraggio di Giuffre e delle altre che si sono fatte avanti”.
“Il principe si impegna a dimostrare il suo rimpianto per la sua associazione a Epstein sostenendo la battaglia contro i trafficanti sessuali e sostenendone le vittime”. L’accordo precede di alcune settimane l’attesa deposizione del principe Andrea, che avrebbe dovuto essere sentito sotto giuramento dai legali di Giuffre.
Principe Andrea, Virginia Giuffre e Jeffrey Epstein
Giuffre, 38 anni, sostiene che il figlio di Elisabetta II abbia abusato di lei quando ne aveva 17. La donna afferma di essere stata “prestata” ad Andrea dal finanziere Jeffrey Epstein, morto suicida in carcere, e dalla compagna Ghislaine Maxwell, attualmente detenuta negli Usa e in attesa di processo.
Giuffre, residente in Australia, ha intentato una causa civile contro Andrea lo scorso agosto a New York.
Da Buckingam Palace non arriva nessun commento ufficiale. Anche se, secondo indiscrezioni, dietro l’accordo ci sarebbe proprio il pressing della famiglia reale intenzionata a evitare un nuovo scandalo nell’anno segnato dalle celebrazioni del Giubileo di Platino dei 70 anni sul trono di Sua Maestà.
Principe Andrea già sospeso da ogni incarico reale
Il patteggiamento scongiura un processo pubblico estremamente imbarazzante per la corte britannica e per il figlio – da molti indicato come il prediletto – della quasi 96enne Elisabetta, già sospeso in questi mesi da ogni incarico ufficiale di rappresentanza della dinastia dei Windsor e privato di recente di titoli, patronati e onori militari. La decisione della sovrana era arrivata qualche settimana fa con un secco, ma tutt’altro che inatteso comunicato, di Palazzo reale.
Poche righe in cui si assicurava che il duca di York – 62 anni e un passato con non pochi passi falsi, a cominciare da quelle nozze con la rossa Sarah Ferguson, a dispetto dell’immagine giovanile di coraggioso reduce di guerra – si sarebbe dovuto difendere come un qualsiasi cittadino comune nell’imbarazzante battaglia legale.
Non è escluso che il Principe dovrà far fronte con i suoi mezzi alla cifra del patteggiamento. Si era già diffusa la notizia, rilanciata dai tabloid, che Andrea sarebbe stato costretto a vendere il prestigioso chalet sulle Alpi della Svizzera, amato dall’ex moglie Sarah e dalle figlie Beatrice ed Eugenia, dal valore di circa 20 milioni di euro.