Il governo indiano ha imposto il coprifuoco in seguito alle violente proteste scarturite dall’uccisione di un ragazzo di 15. La normativa è stata estesa nella zona del Kashmir, a Srinagar.
Il ragazzo ucciso si chiamava Wamiq Farooq, morto dopo essere stato colpito alla testa da un lacrimogeno lanciato dalla polizia locale per disperdere i manifestanti. In seguito il poliziotto che ha lanciato la bomboletta è stato sospeso.
Una decisione, quella di sospendere l’agente, che non è però bastata ai manifestanti, che sono nuovamente scesi in piazza, stavolta per protestare contro l’uccisione del ragazzo.
Disagi, strade bloccate e diverse persone ferite: tutti eventi che hanno letteralmente mandato in tilt la zona del Kashmir. Da qui la drastica decisione del coprifuoco. Tutti a casa nel tardo pomeriggio. Si rischiano pene e multe salatissime.