CHICAGO – Un milione di dollari, 250mila dollari per ogni presunta vittima: questa la cauzione chiesta a R. Kelly, all’anagrafe Robert Sylvester Kelly, il rapper americano accusato di stupro da quattro donne, tre delle quali minorenni al momento delle presunte violenze, che sarebbero avvenute tra il 1998 e il 2009.
A portare all’incriminazione è stato un video consegnato alle autorità da Michael Avenatti, ex legale di Stormy Daniels, la porno-star che sostiene di aver avuto una relazione sessuale con Donald Trump quando la moglie Melania era incinta.
Nel video di circa 45 minuti, descritto come particolarmente “crudo” dagli inquirenti, si vedrebbe l’artista, che oggi ha 52 anni, mentre ha rapporti con la più piccola delle accusatrici, all’epoca nemmeno quattordicenne, che gli ripete più volte di essere minorenne.
Kelly è accusato da circa vent’anni di molestie e violenze sessuali, in diversi casi con donne minorenni, ma fino ad ora non c’era mai stata una prova come il video consegnato da Avenatti. “E’ finita – ha scritto l’avvocato su Twitter dopo la notizia della messa in stato di accusa -. Dopo quasi vent’anni di abusi da parte di R. Kelly. Non la farà franca ora”.
I legali di Kelly, dal canto loro, sostengono l’innocenza del loro cliente e accusano le donne di mentire. Il processo è previsto per l’8 marzo. Il rapper rischia dai tre ai sette anni di reclusione. Nel frattempo la sua casa discografica, Sony/Rca, lo ha scaricato.
Fonte: Cnn