Il miliardario britannico Richard Branson prevede di andare nello spazio l’11 luglio, 9 giorni prima del patron di Amazon, Jeff Bezos. Lo rende noto la sua azienda Virgin Galactic, che ha sviluppato una navicella capace di voli suborbitali.
Se alla fine il programma verrà rispettato Branson raggiungerà quindi lo spazio prima del fondatore di Amazon, Jeff Bezos, che ha affermato che viaggerà nello spazio a bordo di un’astronave della sua compagnia Blue Origin il 20 luglio.
“La finestra per il prossimo volo di prova di SpaceShipTwo Unity si apre l’11 luglio, in attesa dei controlli meteorologici e tecnici”, ha dichiarato l’azienda Virgin Galactic in una nota. Branson “valuterà l’esperienza dell’astronauta privato e si sottoporrà allo stesso addestramento, preparazione e volo dei futuri astronauti Virgin Galactic. L’azienda utilizzerà le sue osservazioni sulla sua formazione e sull’esperienza di volo per migliorare il viaggio di tutti i futuri clienti astronauti”, spiega la nota.
Sir Richard Charles Nicholas Branson (Londra, 18 luglio 1950) è un imprenditore britannico, fondatore del Virgin Group, il quale comprende oltre 400 società. Secondo la rivista Forbes nel 2020 il suo patrimonio ammonta a circa 4,3 miliardi di dollari. Sotto il suo marchio, “Virgin”, appaiono numerose attività tra cui compagnie aeree, carte di credito, assicurazioni pensionistiche, autonoleggi e la Virgin Galactic. Ha intentato e vinto una causa legale contro la compagnia aerea di bandiera inglese, in merito ai famosi dirty tricks.
Il 17 ottobre 2011 ha inaugurato nel deserto del Nuovo Messico, negli Usa, lo “Spaceport America”, il primo aeroporto spaziale della storia, firmato dall’architetto britannico Norman Foster. La prima navetta, la cui entrata in servizio era prevista per il 2012-2013, è chiamata “SpaceShipTwo” e il suo obiettivo consisteva nel portare i primi turisti nello spazio ad un prezzo medio di 200.000 dollari. Il 31 ottobre 2014 l’aeronave SpaceShipTwo è esplosa in volo sopra il Deserto del Mojave poco dopo essere stata sganciata dall’aereo madre. Il fatto è accaduto pochi secondi dopo l’accensione dei propri propulsori, causando la morte del copilota e il ferimento grave del pilota. Il 13 dicembre 2018 l’aeronave SpaceShipTwo ha superato la fatidica quota di 100 km.