L’intera valle del Kashmir indiano dove lunedì 13 settembre gravi incidenti hanno causato 17 morti, 45 feriti e la distruzione di una chiesa cristiana, si è svegliata sotto un coprifuoco che implica, prima volta negli ultimi undici anni, la sospensione totale del traffico aereo. Lo riferisce l’emittente Ndtv.
Per quanto riguarda i voli da e per Srinagar, capoluogo dello Stato, le autorità indiane hanno disposto, senza fornire una motivazione ufficiale, l’interruzione del traffico aereo per tre giorni. A quanto sembra comunque la decisione è legata al troppo grande sforzo a cui sono sottoposte le forze di sicurezza per scortare quotidianamente i passeggeri dalla base aerea di Awantipura, dove i voli sono stati spostati dieci giorni fa per permettere la realizzazione di lavori di ammodernamento dell’aeroporto di Srinagar.