Rogo Corano, fioccano gli emulatori di Terry Jones. Ecco il Dio che odia

Il Dio che odia della setta di Kansas

Era solo questione di tempo prima che qualche altro manipolo di fanatici decidesse di attingere alla scatola di fiammiferi messa a disposizione dal pastore Terry Jones, il religioso che per l’undici settembre aveva indetto il giorno del falò del Corano.

Cosa farà con certezza il pastore della Florida non è ancora dato saperlo con certezza visto che il “reverendo” ondeggia tra la rinuncia e la trattativa impossibile con la moschea a Ground Zero. Ad ora sembra che non accenderà la miccia ed eviterà un quasi certo spargimento di sangue. Ma la sua idea è talmente stupida che ha subito raccolto potenziali imitatori.

“Se non li brucia Terry Jones lo faremo noi”  assicura infatti la Westboro Baptist Church (Wbc) di Topeka, nel Kansas, una congregazione fondamentalista nota per ”odiare tutto e tutti”, come sottolinea il periodico Time, anche l’America e la bandiera a stelle e strisce.

Non sono soli: anche altre formazioni fondamentaliste hanno annunciato delle loro auto da fe’ private. Ma per l’11 settembre la leader Shirley Phelps-Roper, figlia del fondatore della chiesa di Topeka, Fred Phelps, in un email ripresa da alcuni media Usa online, scrive che il se il ”falso profeta Terry Jones”, figlio della ”America dannata”, non dara’ alle fiamme il libro sacro dell’Islam, definito ”un cumulo di sciocchezze” ci penserà la Wbc, che vanta di averlo già bruciato nel 2008.

Quanto all’affermazione che il gesto metterebbe in pericolo i soldati americani, i battisti di Topeka rispondono che ”il loro sangue gronda dalle mani del generale David Petraeus”. E per mostrare l’odio equanime (di Dio) nei confronti tanto dell’Islam quanto dell’America guerrafondaia e blasfema, annuncia il rogo del Corano e della bandiera degli Stati Uniti.

L’iconoclasta congregazione del Kansas è entrata più volte sotto i riflettori per sit-in e picchettaggi di protesta con cartelli in serie ”God Hates…” contro gli omosessuali, i musulmani, persino Lady Gaga. Nel 2006 disturbarono perfino il funerale di un soldato caduto in Iraq con cartello con le scritte ”God Hates Usa” e ”Thank God for Dead Soldiers” (Ringraziamo Dio per i soldati morti). .



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Emiliano Condò