
Nuovi sviluppi sul caso del regista statunitense Roman Polanski arrestato in Svizzera per uno stupro ai danni di una minorenne compiuto nel 1978.
Secondo la stampa elvetica, infatti, il regista sarebbe stato oggetto di un vero e proprio “baratto” che si ricollega alla vicenda di Ubs, la banca svizzera che ha rivelato al fisco Usa il nome di alcuni suoi correntisti.
I nomi svelati dalla banca, però, sono circa 4000 mentre i “correntisti segreti” sarebbero almeno il triplo. Da questo dato alcuni giornalisti hanno ipotizzato il collegamento con “l’affare Polanski”: il regista sarebbe stato arrestato per non dover rivelare gli altri nomi.
Si tratta, ovviamente, di una congettura che non trova conferme in nessuna fonte ufficiale. Gli svizzeri, però, sembrano convinti. Legare Polanski all’Ubs, infatti, permetterebbe di superare alcuni punti poco chiari nella ricostruzione ufficiale dell’arresto.
In particolare, la teoria del baratto spiegherebbe perchè il regista non è stato arrestato durante le visite precedenti nel paese elvetico.
E c’è chi, scherzando, propone di offrire un premio a Osama Bin Laden per poterlo arrestare in Svizzera.
