LONG BEACH (CALIFORNIA) – E’ stata rubata a Long Beach in California una reliquia di Sant’Antonio da Padova. Appena arrivata la notizia ha sconvolto i frati della basilica di Sant’Antonio a Padova.
Padre Enzo Poiana, rettore della basilica pontificia di Sant’Antonio a Padova, in una nota, esprime dispiacere per il furto della reliquia e nel contempo “prega perchè possa essere ritrovata al più presto e confida che Sant’Antonio, che fa ritrovare le cose smarrite, faccia ritrovare un briciolo di fede alla persona o alle persone che hanno compiuto tale atto, affinchè confidino che nulla di buono può venire per loro dall’appropriarsi in questo modo della reliquia del Santo”.
“Se poi – ha aggiunto – chi ha trafugato la reliquia è una persona che qualche problema di natura psichica che Sant’Antonio interceda perchè ritrovi la salute e così possa restituire alla comunità ciò che non è stato dato per uso privato dei singoli”.
Il rettore della basilica padovana esprime anche la speranza che la reliquia non sia finita in mano a qualche setta satanica. Secondo quanto rilevato nella nota, la reliquia rubata è una di quelle consegnate dopo la ricognizione del 1981 chiusa in una teca di quattro centimetri di diametro. Si tratta di una piccola particella di “massa corporis” di non più di cinque millimetri di diametro.
Prima di quella data del 1981 infatti, non c’erano reliquie disponibili da dare alle chiese dedicate a Sant’Antonio o a luoghi di devozione antoniana. Solo dopo la ricognizione di quell’anno erano stati predisposti appositi contenitori per piccoli frammenti del corpo di Sant’Antonio ritrovati nella cassa lignea avvolti in un drappo rosso, che è esposto in basilica, nella Cappella delle reliquie. “Non si tratta quindi – ha sottolineato Poiana – di ossa ma di particelle della massa corporea”.