
Russia, attacco suicida vicino alla sede dei servizi segreti nel Caucaso. Sei agenti feriti (foto d'archivio Ansa)
Russia. In Caucaso sei agenti sono rimasti leggermente feriti in un’esplosione provocata da un presunto “attentatore suicida”.
A dare la notizia è l’agenzia di stampa russa Interfax che cita “una fonte informata“. L’esplosione è avvenuta vicino alla sede dei servizi di sicurezza russi a Uchkeken, nella regione di Karachay-Circassia, Caucaso del nord.
Russia, attacco suicida avvenuto durante l’arresto
Stando alle informazioni preliminari, riferisce sempre l’agenzia Interfax, “l’esplosione è stata causata da uno sconosciuto che è morto in seguito all’incidente”.
Citando il Comitato Antiterrorismo, l’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti riporta che l’uomo si è fatto saltare in aria “mentre lo stavano arrestando” e che in seguito alla deflagrazione sei agenti hanno riportato ferite “di lieve entità”.
Nessun civile ferito
Non ci sarebbero feriti tra i civili. Secondo la fonte citata da Interfax, il presunto kamikaze si sarebbe fatto esplodere gridando “Allah Akbar”, ma questa informazione non è verificabile in maniera indipendente.
Stando a un’altra fonte di Interfax, una prima esplosione non potente si è verificata alle 7 del mattino senza provocare feriti.
Dopo, attorno alle 12, agli agenti che si erano recati sul posto si sarebbe avvicinato un uomo che si sarebbe fatto saltare in aria (fonte: Ansa).
