Un Tupolev 154, rimasto totalmente privo di sistemi di navigazione per un improvviso blackout del sistema elettrico, è riuscito a compiere un atterraggio di emergenza grazie anche ad un bicchiere d’acqua usato dai piloti per controllare il grado di inclinazione del velivolo. Illesi i nove membri dell’equipaggio e tutti i 72 passeggeri, alcuni dei quali si sono messi a raccogliere funghi in attesa dei soccorritori. Lo riferiscono i media russi.
Il leader del Cremlino Dmitri Medvedev ha preannunciato un riconoscimento per i piloti, paragonando la loro impresa a quella dei loro colleghi americani che nel gennaio 2009 riuscirono ad ammarare con un Airbus 320 nel fiume Hudson salvando 150 passeggeri.
L’episodio si è verificato nei giorni scorsi, nella remota repubblica di Komi, nella Russia settentrionale. Il Tupolev, della compagnia Alrosa, stava volando da Yakutsk a Mosca. A causa del blackout, verificatosi a oltre 10 mila metri di quota, era rimasto con soli 30 minuti di autonomia di volo.
Scendendo, il comandante ha avvistato tra le nuvole una pista abbandonata usata raramente dagli elicotteri: nonostante la sua lunghezza limitata (1200 metri contro i 2000 necessari al Tupolev per l’atterraggio), l’aereo è riuscito a toccare terra in equilibrio, ”sconfinando” in un bosco vicino senza conseguenze per i passeggeri. Determinante il bicchiere d’acqua per mantenere il giusto assetto di volo.