L’annuncio della mobilitazione parziale da parte del presidente russo Vladimir Putin legato alla guerra in Ucraina, ha portato molti russi a fuggire dall’arruolamento. In base alle “immagini del satellite Maxar una coda di russi lunga oltre 16 km si è formata lungo il confine con la Georgia. “Tale mobilitazione ha costretto più di 115mila persone ad andare all’estero”, scrive su Twitter Труха, il sito di informazione sulla situazione in Ucraina.
In Georgia, fa sapere il ministero degli Esteri di Tbilisi, gli arrivi di cittadini russi sono raddoppiati nel giro di una settimana, attestandosi sui circa 10mila al giorno. Stessa situazione anche in Finlandia, dove ieri la Rajavartiolaitos, la Guardia di Frontiera, ha registrato l’ingresso di “7.743 russi attraverso il confine terrestre”. Di questi, circa la metà sono rimasti nel Paese, mentre 3.662 sono già usciti per spostarsi altrove.
Finlandia e Georgia non sono gli unici Paesi che hanno segnalato un aumento degli arrivi di russi. Anche il confine con la Mongolia è affollato da giorni, con persone che hanno detto di aver atteso in fila anche 16 ore pur di lasciare la Russia. Il Kazakhstan, invece, ha dichiarato oggi che offrirà assistenza a tutti i russi in fuga dalla mobilitazione parziale. “Recentemente abbiamo avuto molte persone dalla Russia che sono venute qui”, ha spiegato il presidente Kassym-Jomart Tokayev. “La maggior parte di loro è costretta ad andarsene a causa della situazione disperata. Dobbiamo prenderci cura di loro e garantire la loro sicurezza”.