Russia: votata una legge che amplia i poteri dei servizi segreti

Dmitri Medvedev

La Duma, la camera bassa del parlamento russo, ha votato oggi in prima lettura una legge che estende i poteri dei servizi segreti, l’Fsb -ex Kgb-, riconoscendo la facoltà di interrogare coloro che sono sospettati di poter commettere un crimine e che stabilisce la possibilità di arrestare coloro che contravvengono agli ordini degli stessi servizi.

Il provvedimento, che per entrare in vigore deve essere approvato in tre letture, ha suscitato forti critiche da parte dei gruppi per la difesa dei diritti civili secondo cui rischia di diventare uno strumento per arrestare e tenere in carcere attivisti dell’opposizione e giornalisti, vanificando così le promesse del presidente Dimitri Medvedev di incrementare il rispetto dei diritti civili nel Paese.

In particolare, se adottata, la legge permetterà agli agenti dell’Fsb, i principali servizi interni, di emettere un mandato di comparizione per qualsiasi cittadino il cui operato si ritiene “causare o creare le condizioni perché si commetta un crimine”.

Inoltre, il testo prevede fino a 15 giorni di detenzione per coloro che “disattendono un legittimo ordine” da parte dell’Fsb.

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Maria Elena Perrero